Nel 2001 partecipa al gran premio d'Italia ad Imola del campionato Europeo Superstock 1000 con una Aprilia RSV R del team Aprilia Desmo Racing, termina in diciassettesima posizione la gara. Nella stessa stagione conquista tredici punti classificandosi ventesimo nell'europeo Supersport.
Nel 2003 milita nuovamente nel campionato Europeo Superstock 1000, questa volta come pilota titolare, con una Suzuki GSX 1000R del team MIR Racing. Conclude l'annata al nono posto della classifica generale piloti, ottenendo come miglior piazzamento in gara il quarto posto (risultato ottenuto al gran premio di Gran Bretagna a Silverstone ed anche al gran premio d'Italia ad Imola). Nel 2004 continua nel campionato Europeo Superstock 1000 passando al team Bernat Marvimoto, corre cinque gare con una Yamaha YZF R1 e due con una Suzuki GSX-R 1000. Finisce la stagione all'undicesimo posto della graduatoria piloti, riportando come miglior posizionamento in gara il quarto posto al gran premio di Germania ad Oschersleben.
Nel 2005 è iscritto come wildcard al gran premio di Spagna del campionato mondiale superbike con una Yamaha YZF R1 del team Folch Endurance. Prende parte a tutte le prove libere e di qualificazione ma non si presenta al via delle due gare domenicali a causa di un incidente durante il warm-up nel quale riporta la frattura del malleolo, coinvolgendo nella caduta anche Régis Laconi.[2]
Nel 2006 corre tre gare nel mondiale supersport con una Yamaha YZF R6 del team Edo Racing come sostituto di Gianluca Nannelli. Non marca punti utili per la classifica iridata, raggiungendo un diciassettesimo posto al gran premio di San Marino a Misano come miglior risultato in gara. Corre per diversi anni nel campionato catalano, che vince nel 2007, per poi passare, rimanendo sempre in territorio nazionale, al CEV Buckler, in cui arriva secondo nel 2009. Nello stesso anno partecipa al campionato Europeo Superstock 1000 corso in gara unica, giungendo secondo.[3]