Nacque a Winnipeg, Manitoba, il 17 marzo 1914, figlio di William e Alexandrina Smith.[N 1][2] Nella sua città natale frequentò la Ralph Brown School, la Isaac Newton High School (1929–1930) e la St. John's Technical (1929-1930) per un corso parziale di tornitura e disegno.[1]
Tra l'agosto e il settembre 1929 lavorò presso la Geddes & Reid "Dental Mechanics" come assistente e meccanico.[1] Al momento di arruolarsi nel Royal Canadian Army lavorava presso la Swift Can. Co. Ltd. come cassiere.[1] Tra il 5 giugno 1930 e il 23 ottobre 1934 fu in servizio presso il Winnipeg Light Infantry[N 2] conseguendo le qualifiche di mitragliere sulle Lewis, e di fuciliere, e divenendo specialista nel codice Morse e in quello semaforico.[1]
L'8 marzo 1934 chiese il trasferimento presso la Royal Canadian Air Force, superando le visite mediche il 9 aprile successivo.[1] Entrò in servizio effettivo nella RCAF l'8 novembre, e il 15 dello stesso mese fu assegnato al No.12 AC Squadron.[1] Il 28 marzo 1935 chiese 60 giorni di congedo per un lavoro notturno, ma il comandante Ernest Archibald McNab gliene concesse solo 30.[1] Fu congedato dalla RCAF il 16 gennaio 1936.[1] Si arruolò nella Royal Air Force nel settembre 1937,[3] e il 28 novembre successivo ottenne la qualifica di Pilot Officer in prova. L'11 dicembre 1937 fu assegnato al No.10 ETFS di Tern Hill, entrando in servizio nel No.87 RAF Squadron il 9 luglio 1938, venendo nominato Pilot Officer effettivo il 27 settembre dello stesso anno.[1]
Il 5 giugno 1940 danneggiò un bombardiereDornier Do 17 sulla Francia, l'11 settembre distrusse un cacciabombardiereMesserschmitt Bf 110, danneggiandone un altro, 5 miglia a nord della baia di Herne, e il 15 settembre abbatte un caccia Messerschmitt Bf 109E nell'area di Eastchurch.[3]
Nel mese di novembre seguì il No.73 RAF Squadron quando si imbarcò sulla portaereiFurious con destinazione, via Takoradi, l'Africa.[2] Al momento di raggiungere l'Egitto fu temporaneamente distaccato presso il No.274 RAF Squadron, mentre il No.73 RAF Squadron raggiungeva la qualifica di prontezza operativa.[1]
Il 14 dicembre distrusse su Bardia un bombardiere Savoia-Marchetti S.79 Sparviero, cui ne seguì un altro il 16 dello stesso mese, rivendicando quel giorno anche un caccia Fiat C.R.42 Falco.[3] Il giorno 18 distrusse un bombardiere S.79 nell'area di Gambut, e il 14 aprile 1941 abbatte due caccia Fiat G.50 Freccia[N 3] danneggiandone un altro, nell'area di Tobruk.[4] Subito dopo il suo aereo venne attaccato e colpito da un altro G.50, pilotato dal capitano Angelo Fanello, e precipitò al suolo con la morte del pilota.[4] La salma fu successivamente tumulata nel Knightsbridge War Cemetery, di el-Acroma, Libia, tomba 3.G.2.[1]
Il 27 aprile 1941 fu promosso postumo al rango di Flight Lieutenant, due settimane dopo la sua morte.[1] Tale promozione fu cancellata il 16 giugno successivo, con apposito decreto apparto sulla London Gazette n.35190.[1]
(EN) Peter Lewis, Squadron Histories. RFC, RNAS & RAF since 1912, London, Putnam & Company, 1968.
(EN) Christopher Shores e Clive Williams, Aces High: A Tribute to the Most Notable Fighter Pilots of the British and Commonwealth Forces of WWII, London, Grub Street Publishing, 1994, ISBN978-1-898697-00-8.
Periodici
Marco Mattioli, Carlo Cugnasca, in Aerei nella Storia Speciale Italia, n. 132, Parma, West-Ward, giugno-luglio 2020, pp. 48-53, ISSN 1591-1071 (WC · ACNP).