Chiusano nacque in Slesia, in quello che al tempo era territorio tedesco (oggi appartenente alla Polonia). Le sue radici erano comunque italiane (come si evince facilmente fin dai nomi di battesimo: Italo e Alighiero): il padre, di professione diplomatico, era di Biella e la madre di Torino. Nella sua formazione intellettuale è stato in ogni caso fortemente influenzato dalla lingua tedesca, della cui letteratura è stato critico e acuto studioso. Amava definirsi un "germanista senza cattedra"[1].
Autore prolifico ma - a detta dei critici - dotato di uno stile quanto mai asciutto e incisivo[2], scrisse poi romanzi di contenuto prettamente storico, come per esempio L'ordalia (ambientato in epoca medievale e pubblicato nel 1979[3]).
Tra gli altri suoi lavori principali di narrativa figurano La prova dei sentimenti, romanzo d'esordio del 1966, Inchiesta sul mio amore, pubblicato nel 1972, L'ordalia, ambientato nell'Italia di Arduino e Ottone III, del 1979, La derrota, del 1982[4], Il vizio del gambero, del 1986, Konradin, ritratto di Corradino di Svevia, del 1990. Uno dei suoi ultimi scritti è stato Eroi di vetro, passato alle stampe nel 1989.
Saggista e critico letterario
Come saggista e critico letterario è stato autore nel 1976 di una Storia del teatro tedesco moderno[5]. e, nel 1981, di una Vita di Goethe, mentre per il teatro ha scritto Le notti della Verna (1981) e Il sacrilegio (1982).
A Chiusano vanno ascritti altri due lavori di fondamentale importanza in campo letterario:
Literatur, pubblicato nel 1984 e contenente quasi duecento articoli dedicati all'amata letteratura tedesca[6];
Altre lune (1987), raccolta di articoli su scrittori tedeschi, ma anche inglesi, russi, spagnoli e latino-americani oltre a pagine specifiche su due poeti italiani, Mario Luzi e Giorgio Caproni.
1987: il Consiglio municipale e l'Archivio Musil di Klagenfurt (la città natale dell'autore de L'uomo senza qualità) conferiscono a Chiusano la Medaglia Musil[12].
1995: l'opera Consideratemi un sogno, edita dalla casa editrice San Paolo, vince il Premio Ugo Betti alla sua IX edizione per la sezione Drammaturgia[13].
Al suo nome il comune di Frascati ha intitolato una sezione del Premio Nazionale di Poesia «Frascati»[14].
Opere
La Letteratura tedesca: storia e antologia, Milano, Fabbri, 1969.
Heinrich Böll, Firenze, La nuova Italia, 1974.
Notizie dal pornomondo, Roma, Editore Carta, 1975.
Storia del teatro tedesco moderno. Dal 1889 a oggi, Torino, Einaudi, 1976.
Vita di Goethe, Milano, Rusconi, 1981.
Goethiana. Otto pezzi facili su temi del cavalier von Goethe, Pordenone, Edizioni Studio Tesi, 1983.
Literatur. Scrittori e libri tedeschi, Milano, Rusconi, 1984.
Altre lune. Saggi e interventi letterari, Milano, Mondadori, 1987.
^A quest'opera si affiancano i testi Il teatro tedesco dal naturalismo all'espressionismo (1889-1925) e Il teatro tedesco da Brecht a oggi, pubblicati a Bologna nel 1964 presso la casa editrice Cappelli (cfr.[collegamento interrotto]).
^Di Böll, Chiusano tradusse in particolare: E non disse nemmeno una parola (nel 1955), Casa senza custode (nel 1957), Il treno era in orario (1974) e Lontano dall'esercito (nel 1975).
^Italo Alighiero Chiusano, Heinrich Boell, La Nuova Italia, Firenze 1974